Sequestrata una tonnellata di pescato non tracciabile per le tavole delle festività, sanzioni per 10mila euro FOTO

GIULIANOVA – Sanzioni per oltre 10mila euro e il sequestro di una tonnellata di prodotto ittico sono il bilancio delle ispezioni eseguite in circa 60 siti tra attività commerciali, imprese di pesca e operatori del settore, dal personale della Guardia costiera di Giulianova e dai suoi quattro Uffici marittimi dipendenti di Martinsicuro, Tortoreto, Roseto degli Abruzzi e Silvi, coordinati dal Centro di Controllo Area pesca della Direzione Marittima di Pescara.  Il pesce posto sotto sequestro era pronto ad essere immesso sul mercato, privo però di ogni forma che ne attestasse la precisa provenienza e la necessaria tracciabilità, nonché atta a garantire che non fosse frutto di attività di pesca illecita. Non è stato possibile, cioè, ricostruire le fasi di gestione, provenienza e lavorazione della materia prima trattata. Dallo stesso accertamento è scaturito il sequestro – in attività combinata con personale di un altro Comando della Guardia Costiera del Nord Italia – di 3 quintali (ulteriori rispetto alla tonnellata sopra richiamata) di prodotto lavorato nel Teramano e destinato a consumatori di altre regioni: nel caso di specie, le confezioni che lo contenevano sono risultate totalmente carenti delle previste informazioni sulla provenienza di alcuni ingredienti che, nel caso in esame, erano di origine extracomunitaria; il tutto ad evidente discapito di una corretta informazione fornita al consumatore. I militari della Guardia Costiera sono intervenuti spesso congiuntamente al personale del Sviaoe (Servizio Veterinario di igiene della produzione, trasformazione, commercializzazione, conservazione e trasporto degli alimenti di origine animale e loro derivati) della Asl di Teramo, che operano congiuntamente in forza di un protocollo d’intesa sottoscritto dalle due Amministrazioni lo scorso settembre.